
martedì 9 giugno 2009
Il consumo iraniano di bibite analcoliche è il più alto al mondo

Siria Hub dell' Iran Khodro

Fonte: Camera di Commercio e Industria Italo-Iraniana
venerdì 5 giugno 2009
Giornata di studio e dibattito alla Sapienza di Roma: L'Iran verso le elezioni presidenziali

L'incontro si svolgerà a Roma il prossimo 5 giugno alle 9.30 presso la Facoltà di studi Orientali in via Principe Amedeo 182/b (Università La Sapienza).
Il film iraniano Penalty parteciperà al Taormina Film Festival

Qasem Zare, Reza Nuri, Sadeq Hatefi, Mohammad Jamalpur e Rasul Bahar-Angiz sono alcuni degli attori che hanno partecipato alla realizzazione del film.
Foto: la regista Ensieh Shah-Hosseini
Foto: la regista Ensieh Shah-Hosseini
L'80% delle domande di divorzio è presentato dalle donne

Secondo tale ricerca, le principali cause di discordia coniugale sono la disoccupazione, la povertà, l'alcolismo e la conseguente mancanza di comprensione reciproca. Abhari ha affermato che il divorzio è il problema sociale più grande e che sposarsi senza conoscersi bene (a volte in seguito a cotte adolescenziali, senza rispettare le differenze culturali, finanziarie e religiose e ricercando solo il lusso) è la causa principale del fallimento dei matrimoni. Secondo i dati del servizio demografico nazionale, vi sono stati 110.510 divorzi tra marzo 2008 e marzo 2009. I più inclini al divorzio sono gli uomini tra i 25 e i 29 anni e le donne tra i 20 e i 24. Rispetto all'anno precedente, i divorzi sono aumentati dell'11%.
giovedì 21 maggio 2009

Taheri ha fatto sapere poi che i primi classificati al I Festival di Fajr, tra cui Harish Shiva, Farzin Hedayatzadeh, Amir Rostami e Mahmud Azadnia accompagneranno il gruppo degli artisti e ha aggiunto "Molti altri artisti esporranno nella sezione non competitiva del festival, tra cui il pittore Mostafa Dashti, lo scultore Morteza Namatollah, il graphic designer Mehdi Mohammadi, il fotografo Mehdi Mon'em, il fumettista Mohammad Amin-Aqaii e il calligrafo Abbas Akhavain".
Taheri ha inoltre sottolineato che a questi si uniranno altri artisti. L'Iran prese parte alla 50° edizione della biennale nel 2003 con i maestri Khosrojerdi Hossein, Behruz Darash e Ahmad Nadalian, e alla 51° edizione con Mandana Moqaddam e Bita Fayyazi mentre non fu presente alla 52° edizione nel 2007.
Taheri ha inoltre sottolineato che a questi si uniranno altri artisti. L'Iran prese parte alla 50° edizione della biennale nel 2003 con i maestri Khosrojerdi Hossein, Behruz Darash e Ahmad Nadalian, e alla 51° edizione con Mandana Moqaddam e Bita Fayyazi mentre non fu presente alla 52° edizione nel 2007.
giovedì 16 aprile 2009
Sale la domanda per l'Iran, partenze extra dell'Elefante

(TTG 16 aprile 2009)
lunedì 30 marzo 2009
Mostra: "Architettura sostenibile. L’altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione"

Shahname, il libro dei Re

venerdì 20 marzo 2009
20 marzo 2009: in Iran si festeggia il nuovo anno

Il calendario persiano è così strutturato:
Farvardin (Marzo 21-Aprile 20)
Ordibehesht (Aprile 21-Maggio 21)
Khordad (Maggio 22-Giugno 21)
Tir (Giugno22-Luglio 22)
Mordad-Amordad (Luglio 23-Agosto 22)
Shahrivar (Agosto 23-Settembre 22)
Mehr (Settembre 23-Ottobre22)
Aban (Ottobre 23-Novembre 21)
Azar (Novembre 22-Dicembre 21)
Day (Dicembre 22-Gennaio 20)
Bahman (Gennaio 21-Febbraio 19)
Esfand (Febbraio 20-Marzo 20)
I primi 6 mesi sono di 31 giorni, i successivi 5 sono di 30 giorni e l'ultimo mese è di 29 giorni, 30 giorni in quelli bisestili.
I primi 6 mesi sono di 31 giorni, i successivi 5 sono di 30 giorni e l'ultimo mese è di 29 giorni, 30 giorni in quelli bisestili.
Festa grande (e zoroastriana)
Il No Ruz (nuovo giorno), primo giorno del nuovo anno, è celebrato da almeno tremila anni ed è in assoluto la festa più importante in Iran. Dopo la rivoluzione del 1979 il governo cercò di ridurne l’importanza, in quanto festa preislamica. Fu però una mossa controproducente. La leggenda vuole che lo stesso Khomeini ci ripensò perché le donne di casa non gli rivolsero la parola per due settimane. È una festa bellissima e colorata. Le scuole e gli uffici chiudono per due settimane. Si scambiano auguri (Ayd-e Noruz Mubarak!) e regali (soprattutto banconote fresche di bancomat). Una sorta di Natale celebrato in primavera, dove tutto deve essere nuove, nel segno della rinascita della vita dopo l’inverno.
Pulizie di primavera
La tradizione vuole che le celebrazioni del No Ruz si aprano 12 giorni prima del capodanno con una pulizia a fondo della casa (Khane Tekani). La giornata prevede anche l’acquisto di fiori e la visita ad amici e parenti.
I fuochi del mercoledì
L’ultimo mercoledì dell’anno si celebra la festa del fuoco (Chaharshanbe Surì). Nelle strade si accendono piccoli falò da saltare dopo aver recitato la formula “Zardî-ye man az to, sorkhî-ye to az man”, ovvero il mio giallo (simbolo della debolezza) a te, il tuo rosso (la forza) a me. È un rito purificatore che simboleggia il passaggio dall’inverno alla primavera, con la sconfitta delle tenebre e la vittoria della luce. Si crede anche che in questa notte gli spiriti dei morti possano tornare a far visita ai loro cari.
Tutti a tavola con le sette s
Al momento dell’entrata nel nuovo anno tutte le famiglie si riuniscono intorno alla tavola (sofreh) apparecchiata con sette oggetti che cominciano tutti per s: sabzeh, un dolce di germogli di grano o lenticchie che rappresenta la rinascita; samanu, un budino di germogli di grano e mandorle cotte, che simboleggia la trasformazione; sib, una mela rossa, simbolo della salute; senjed, frutto secco dell'albero di loto, simbolo dell'amore; sir, l'aglio, simbolo della medicina; somaq, una polvere di bacche usata per condire la carne, che rappresenta l'aurora; serkeh, l'aceto, simbolo della pazienza. È inoltre abitudine mettere in tavola uova colorate (che rappresentano la fertilità), acqua di rose, uno specchio a centrotavola e un pesciolino rosso in una boccia di vetro.
Haji Pirooz
Il Noruz ha anche una maschera tradizionale, “Haji Pirooz”. Incarna Domuzi, il dio sumero del sacrificio che viene ucciso alla fine del vecchio anno per rinascere all’inizio del nuovo. Haji Pirooz veste un costume rosso (simile a quello di Babbo Natale) e ha la faccia truccata di nero. Per le strade di Teheran è possibile incontrare persone vestite da Haji Pirooz che ballano e suonano tamburi e trombette per augurare un nuovo anno felice. Sizdah Bedar Il tredicesimo giorno del nuovo anno è chiamato Sizdah Bedar. Alcuni lo chiamano “pasquetta persiana” perché è tradizione trascorrerlo all’aperto e in compagnia. Gli antichi persiani credevano infatti che le dodici costellazioni dello zodiaco controllino i dodici mesi dell’anno e che ognuna governi il mondo per mille anni. Il tredicesimo giorno rappresenta perciò l’era del caos, che verrà alla fine dei tempi. Per questo motivo, è opportuno trascorrere Sizdah Bedar fuori casa, per scongiurare i malefici generati dal numero tredici. Alla fine di questa “pasquetta persiana”, il sabzeh messo a tavolo per Capodanno, viene messo sotto l’acqua corrente per esorcizzare il malocchio. Oltre che in Iran, il No Ruz è attualmente celebrato anche in India, Afghanistan, Tagikistan, Uzbikistan, Azerbaijan, Kazakistan e Kirghizistan.
venerdì 6 marzo 2009
L'Iran ospiterà la III Olimpiade internazionale di Astronomia e Astrofisica

martedì 24 febbraio 2009
Nel 2009 altri sei siti iraniani entreranno nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco

Le sei opere in questione sono: lo ziqqurat di Chogha Zanbil (nella foto), la piazza di Naqsh-e Jahan, Takht-e Soleiman, Pasargad, la cupola di Soltanieh e il gruppo di chiese storiche di San Taddeo, Santo Stefano e Dzordzor.
Lo scorso anno anche Bisotun, la città di Bam e Persepolis sono state inserite nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
lunedì 23 febbraio 2009
Eurofly pronta al decollo

( Retail & Food gennaio/febbraio 2009)
Il gruppo Benetton punta su Teheran

Benetton è pronta a battezzare la partnership commerciale con l'Iran progettando di aprire in breve tempo punti vendita proprio nella sua capitale, Teheran, ed è alla ricerca di partner in loco. E sempre su Teheran punta allo stesso tempo il lancio di un nuovo, interessante concorso internazionale dal titolo "Designing in Teheran" che si rivolge ad architetti, designer e creativi di tutto il mondo chiamati a sviluppare un progetto per due immobili multipiano nel contesto della capitale iraniana.
Gli immobili saranno con molta probabilità destinati proprio all'allocazione dei nuovi store del gruppo veneto, e il concorso si presenta come un modo brillante e innovativo di legare fresche energie creative al proprio business, stimolandone le proposte attraverso il confronto. La domanda dell'azienda è quella di un connubio vincente e convincente tra contemporaneità e qualità architettonica e ambientale degli spazi; la risposta, d'altra parte, dovrà inserirsi armonicamente nel contesto commerciale dell'area di Teheran, tenendo inevitabilmente conto della metamorfosi continua e accelerata che la città sta vivendo negli ultimi anni.
Possono partecipare alla competizione persone creative che siano maggiorenni, senza alcuna limitazione di accesso legata al possesso di requisiti di formazione professionale o di provenienza geografica.
lunedì 16 febbraio 2009
In Iran si correrà su biciclette made in Italy

Nove biciclette del tipo 'Cento1', due del 'Cento Crono' e una 'Le Roi": questa la prima commessa della Fedrciclismo iraniana secondo i dirigenti di casa Wilier, ma non si escludono altri ordini futuri, magari per biciclette adatte a gare su pista.
venerdì 13 febbraio 2009
Arriva il visto elettronico per chi vuole viaggiare in Iran

martedì 10 febbraio 2009
Riportato alla luce un antico cimitero del periodo sassanide

La prima sessione di scavi archeologici nell'antico cimitero di Geravi, nella provincia di Hormozgan, vicino al Golfo Persico, si è conclusa nei giorni scorsi con il ritrovamento di una decina di antiche tombe risalenti al periodo dell'impero dei Parti e di quello dei Sassanidi.
Cento ettari di terra setacciati e scavati dal team di archeologi che al rinvenimento di importanza storica indiscussa hanno aggiunto una scoperta relativa al modo in cui venivano consegnati alla terra i corpi defunti: non una vera e propria sepoltura come si pensava, bensì si ricoprivano i cadaveri con dei piccoli sassi per poi recintarli con muretti sassosi alti almeno 50 centimetri. Sulla sommità della struttura in roccia venivano poi posti altri massi, ben più larghi, a fare da copertura.
Queste le conclusioni rese note dal direttore degli scavi, Abbas Noruzi, che ha anche aggiunto che con molta probabilità queste tombe venivano riempite all'interno con doni resi al defunto dai propri cari, perlopiù pietre preziose come l’opale e piccole conchiglie.
Solo all'interno di uno dei dieci sepolcri è stato rinvenuto uno scheletro, in posizione rannicchiata; tutti gli altri non hanno resistito all'effetto erosivo del suolo, molto acido in quest'area. Tutte le tombe rinvenute sono state comunque messe in salvo dai rastrellamenti senza scrupoli dei contrabbandieri.
Cento ettari di terra setacciati e scavati dal team di archeologi che al rinvenimento di importanza storica indiscussa hanno aggiunto una scoperta relativa al modo in cui venivano consegnati alla terra i corpi defunti: non una vera e propria sepoltura come si pensava, bensì si ricoprivano i cadaveri con dei piccoli sassi per poi recintarli con muretti sassosi alti almeno 50 centimetri. Sulla sommità della struttura in roccia venivano poi posti altri massi, ben più larghi, a fare da copertura.
Queste le conclusioni rese note dal direttore degli scavi, Abbas Noruzi, che ha anche aggiunto che con molta probabilità queste tombe venivano riempite all'interno con doni resi al defunto dai propri cari, perlopiù pietre preziose come l’opale e piccole conchiglie.
Solo all'interno di uno dei dieci sepolcri è stato rinvenuto uno scheletro, in posizione rannicchiata; tutti gli altri non hanno resistito all'effetto erosivo del suolo, molto acido in quest'area. Tutte le tombe rinvenute sono state comunque messe in salvo dai rastrellamenti senza scrupoli dei contrabbandieri.
venerdì 6 febbraio 2009
L'Expo iraniana del Turismo e dei servizi turistici è stata registrata nel calendario del WTO

Farhad Aminiyan, direttore del Salone del Turismo, ha dichiarato nella cerimonia inaugurale che il salone internazionale degli alberghi, viaggi e servizi turistici è stato registrato nel calendario del UNWTO (l'Organizzazione Mondiale del Turismo) e nel calendario delle Esposizioni internazionali.
Aminiyan ha poi fatto sapere che 238 compagnie locali e straniere hanno partecipato al Salone del Turismo, il quale ha fatto registrare un aumento del 34% rispetto allo scorso anno.
L'evento ha visto la partecipazione di aziende provenienti da Germania, Italia, Indonesia, Turchia, Malesia, Svezia, Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Aminiyan ha poi fatto sapere che 238 compagnie locali e straniere hanno partecipato al Salone del Turismo, il quale ha fatto registrare un aumento del 34% rispetto allo scorso anno.
L'evento ha visto la partecipazione di aziende provenienti da Germania, Italia, Indonesia, Turchia, Malesia, Svezia, Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
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