Le numerose attrazioni dell'Iran che fanno perno soprattutto sulla Persia classica, fanno di questo paese una destinazione importante e interessante per tour classici, legati alla sua storia millenaria; avventurosi, per conoscere la vita delle tribù nomadi del deserto; naturalistici, per scoprire paesaggi sontuosi tra parchi e zone protette.Confindustria Assotravel, insieme alle Camere di Commercio Italo-Iraniana e Irano-Italiana intende farsi promotore dell'offerta turistica dell'Iran attraverso questo blog che vuole essere un luogo d'incontro per gli operatori del settore e per tutti coloro che vogliono avere o dare informazioni su questo paese candidato a diventare destinazione turistica di eccellenza.

martedì 9 giugno 2009

Il consumo iraniano di bibite analcoliche è il più alto al mondo

Secondo il sociologo Majid Abhari, il consumo pro capite di bibite analcoliche in Iran è di 42 litri, quattro volte maggiore della media mondiale.
Abhari ha accusato la pubblicità di un consumo così elevato di bevande analcoliche nel paese affermando che, nonostante i costi, il consumo eccessivo di bevande zuccherate e di bibite gassate ha causato un gran numero di problemi di salute, tra cui l'aumento dell'obesità infantile, danni ai reni e danni all'apparato digestivo. Commentando l'allarmante aumento dell'obesità nel paese, Abhari ha sostenuto che uno dei sistemi più semplici per limitare questa specie di epidemia è quello di "tagliare il volume delle bibite analcoliche e dei drink a base di frutta che stiamo sempre più consumando"spiegando che vi è anche un legame tra l'elevato consumo di bibite zuccherate da una parte e la stanchezza, l'ansia e il rischio diabete dall'altra.

Siria Hub dell' Iran Khodro

La Siria diventerà l'hub regionale per le esportazioni della Samand, modello di punta della casa automobilistica Iran Khodro. E' stato infatti inaugurato a Damasco un secondo stabilimento (il primo è stato aperto nel 2007) per l'assemblaggio in loco della Samand. Il Presidente dell'azienda automobilistica Javad Najmeddin ha dichiarato che il progetto è costato 60 milioni di dollari e permetterà a Iran Khodro di servire più adeguatamente i mercati regionali. Hossein Moqis, Presidente della Syrian-Iran Automotive Manifacturing Company ha precisato che lo stabilimento siriano gestirà l'intero processo di produzione. L'impianto allo stato attuale è in grado di produrre 10.000 autoveicoli l'anno ma si prevede che il volume di produzione potrà raggiungere le 30.000 unità l'anno. Iran Khodro possiede già manifatture automobilistiche in sette Paesi del mondo e punta per il prossimo futuro a produrre un milione di veicoli l'anno, di cui 200.000 nelle sue filiali estere.

Fonte: Camera di Commercio e Industria Italo-Iraniana

venerdì 5 giugno 2009

Giornata di studio e dibattito alla Sapienza di Roma: L'Iran verso le elezioni presidenziali

Il Dipartimento e la Facoltà di studi orientali della Sapienza propongono a studiosi, esperti, imprenditori, giornalisti specializzati, studenti e a quanti sono interessati all'Iran contemporaneo una giornata di studio sulle prossime elezioni presidenziali del 12 giugno 2009 in Iran.Sono previste le relazioni di due studiosi di fama internazionale - Ali Granmayeh del London Middle East Institute dell'Università di Londra e Albert Bininachvili della School of International and Public Affairs della Columbia University di New York. Le relazioni permetteranno di fare il punto sul quadro giuridico-normativo delle elezioni e soprattutto sulla politica interna ed estera della Repubblica islamica dell'Iran in relazione alle elezioni e ai diversi scenari che con esse si possono aprire. Le tre relazioni saranno seguite da un dibattito aperto al pubblico coordinato da Laura Guazzone, docente di Storia contemporanea dei paesi arabi alla Facoltà di studi orientali. Al dibattito parteciperanno esperti di enti di ricerca pubblici e privati e rappresentanti del mondo dell'informazione, dell'imprenditoria e dell'università che interverranno partendo dalle loro esperienze e specifiche aree di competenza. Saranno presenti, tra gli altri, Diego Baliani (Centro militare di studi strategici), Tiziana Ferrario (TG1 Rai), Angela Giordano (Camera di commercio e industria italo-iraniana), Lucia Goracci (TG3 Rai), Alberto Negri (Il sole 24 ore) e Bruno Ruffolo (GR Rai).

L'incontro si svolgerà a Roma il prossimo 5 giugno alle 9.30 presso la Facoltà di studi Orientali in via Principe Amedeo 182/b (Università La Sapienza).

Il film iraniano Penalty parteciperà al Taormina Film Festival

Il film Penalty della regista iraniano Ensieh Shah-Hosseini parteciperà alla sezione competitiva del 55° Taormina Film Festival che si terrà dal 13 al 20 giugno. Tema principale della pellicola è il calcio; le vicende sono ambientate nella regione del Khuzestan, durante la guerra che oppose Iran e Iraq dal 1980 al 1988.
Qasem Zare, Reza Nuri, Sadeq Hatefi, Mohammad Jamalpur e Rasul Bahar-Angiz sono alcuni degli attori che hanno partecipato alla realizzazione del film.


Foto: la regista Ensieh Shah-Hosseini

L'80% delle domande di divorzio è presentato dalle donne

Una nuova ricerca effettuata dall'Università Shahid Beheshti ha evidenziato che l'80% delle richieste di divorzio è stato presentato da donne entro i primi cinque anni di matrimonio.
Secondo tale ricerca, le principali cause di discordia coniugale sono la disoccupazione, la povertà, l'alcolismo e la conseguente mancanza di comprensione reciproca. Abhari ha affermato che il divorzio è il problema sociale più grande e che sposarsi senza conoscersi bene (a volte in seguito a cotte adolescenziali, senza rispettare le differenze culturali, finanziarie e religiose e ricercando solo il lusso) è la causa principale del fallimento dei matrimoni. Secondo i dati del servizio demografico nazionale, vi sono stati 110.510 divorzi tra marzo 2008 e marzo 2009. I più inclini al divorzio sono gli uomini tra i 25 e i 29 anni e le donne tra i 20 e i 24. Rispetto all'anno precedente, i divorzi sono aumentati dell'11%.

giovedì 21 maggio 2009

Gholamali Taheri, segretario del I Festival Internazionale di arti visive di Fajir, ha annunciato che il pittore Iraj Eskandari, il calligrafo Sedaqat Jabbar e lo scultore Hamidreza Avishi parteciperanno alla mostra internazionale d'arte della 53° Biennale di Venezia intitolata 'Creare Mondi' che si terrà dal 7 giugno al 22 novembre 2009 presso i Giardini della Biennale e presso l'Arsenale.
Taheri ha fatto sapere poi che i primi classificati al I Festival di Fajr, tra cui Harish Shiva, Farzin Hedayatzadeh, Amir Rostami e Mahmud Azadnia accompagneranno il gruppo degli artisti e ha aggiunto "Molti altri artisti esporranno nella sezione non competitiva del festival, tra cui il pittore Mostafa Dashti, lo scultore Morteza Namatollah, il graphic designer Mehdi Mohammadi, il fotografo Mehdi Mon'em, il fumettista Mohammad Amin-Aqaii e il calligrafo Abbas Akhavain".
Taheri ha inoltre sottolineato che a questi si uniranno altri artisti. L'Iran prese parte alla 50° edizione della biennale nel 2003 con i maestri Khosrojerdi Hossein, Behruz Darash e Ahmad Nadalian, e alla 51° edizione con Mandana Moqaddam e Bita Fayyazi mentre non fu presente alla 52° edizione nel 2007.


giovedì 16 aprile 2009

Sale la domanda per l'Iran, partenze extra dell'Elefante

I Viaggi dell'Elefante sta registrando un buon trend di crescita sull'Iran, confermando il positivo andamento alla fine dello scorso anno. L'aumento della domanda sulla destinazione ha indotto il t.o. ad organizzare anche per aprile dei gruppi extra che vanno ad aggiungersi alle date già previste dalla programmazione originaria. Sono, inoltre, garantiti anche i due gruppi di agosto, con partenze l'1 e l'8, e che saranno sostenute da date extracatalogo. "La nostra programmazione ha curato molto questa meta ricca di storia" sottolinea Ilaria Annibali, responsabile programmazione Medioriente di Viaggi dell'Elefante. Il tour operator aveva organizzato gruppi extra per l'Iran già nello scorso mese di marzo
(TTG 16 aprile 2009)

lunedì 30 marzo 2009

Mostra: "Architettura sostenibile. L’altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione"

Dal 10 aprile 2009 il Museo Nazionale di Arte Orientale di Roma ospiterà la mostra "Architettura sostenibile. L'altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione". L'evento mira ad incentivare lo sviluppo sostenibile e il risparmio energetico mediante lo studio e la reinterpretazione in chiave contemporanea degli efficienti espedienti architettonici e dei materiali naturali tipici delle costruzioni di questa particolare zona dell'Iran. L'esposizione, curata dall'arch.Stefano Russo, si propone di indagare l'architettura e l'urbanistica tradizionale persiana, alla scoperta degli accorgimenti che l'uomo nei secoli ha ideato per creare edifici confortevoli e infrastrutture funzionali in un territorio particolarmente difficile dal punto di vista climatico. Tra queste particolari tecniche costruttive è necessario ricordare l'uso degli iwan (ambienti coperti che si aprono verso l'esterno o su un cortile) e dei porticati per creare ambienti esterni ombreggiati e freschi; la costruzione di cortili interni con giardini, vasche e fontane per raffreddare e umidificare l'aria circostante; l'utilizzo delle torri a vento (badghir) come espediente per il raffrescamento naturale degli edifici e di speciali "ambienti frigorifero"; la creazione di cisterne idriche ventilate; la fabbricazione di mulini ad acqua e a vento; i geniali fabbricati per la produzione e la conservazione del ghiaccio; l'utilizzo di canali sotterranei (qanat) per l'approvvigionamento dell'acqua; infine la realizzazione di fabbricati costruiti in terra cruda, un ottimo isolante naturale.

Shahname, il libro dei Re

Continua fino al 4 aprile alla Gipsoteca dell'Istituto statale d'arte di Firenze la mostra di oltre cento illustrazioni ispirate all'opera epico-letteraria più importante della cultura persiana, lo Shahname-Il libro dei Re, del poeta persiano Ferdowsi vissuto tra il 935 e il 1020 circa. "Il mondo fantastico di Rostam", questo il titolo della mostra, raccoglie le illustrazioni realizzate da sette giovani artisti iraniani, guidati dal maestro Hafez Mir Aftabi, docente di arte e grafica all'Università Azad di Teheran. Lo Shahname racconta in versi il passato mitico e storico dell'Iran dalla creazione del mondo fino alla conquista arabo-islamica nel VII secolo che mise fine tra l'altro alla antica religione persiana dello zoroastrismo. Il poema racchiude 62 racconti in 990 capitoli, da quello su Alessandro Magno al racconto sul leggendario eroe di Rostam e del suo fedele cavallo Rakhsh che, spiegano gli organizzatori della mostra, sembra aver colpito la fantasia dei pittori miniaturisti di ogni epoca e luogo fino agli artisti illustratori di oggi

venerdì 20 marzo 2009

20 marzo 2009: in Iran si festeggia il nuovo anno

L’arrivo della primavera segna l’inizia del nuovo anno in Iran dove vige il calendario persiano, noto anche come calendario di Jalaali. Si tratta di un calendario solare che stabilisce gli anni bisestili non mediante una regola numerica, ma sulla base dell'osservazione dell'equinozio di primavera. L’inizio del nuovo anno non cade automaticamente ogni 21 marzo, ma varia di volta in volta. Il 1386 del calendario persiano iniziò alle 14 del 21 marzo 2007, il 1387 inizia invece alle 6:48 del 20 marzo 2008, mentre il 1388 inizia alle 12:44 del 20 marzo 2009.Il calendario persiano è senza dubbio più esatto dal punto di vista scientifico, con un margine di errore di un giorno ogni 141.000 anni. Il calendario gregoriano, in uso in Occidente, ha invece un giorno di errore ogni 3.226 anni. I persiani furono il primo popolo a preferire il ciclo solare al ciclo lunare. Nella cultura zorostriana, predominante in Persia fino all’avvento dell’Islam, il sole ha infatti avuto un’importanza simbolica fondamentale. Nell'XI secolo, sotto il regno del sultano selgiuchide Jalaal ad-Din Malik Shah Seljuki, una commissione di scienziati della quale faceva parte il grande poeta e matematico Omar Khayyam, elaborò un nuovo calendario sulla base di uno in uso secoli prima. Il nuovo calendario persiano viene tuttora chiamato calendario di Jalaali, in onore del sultano. Sostituito in seguito col calendario lunare islamico, il calendario persiano viene reintrodotto in Persia nel 1922. L'Afghanistan lo adotta nel 1957, ma denominando in arabo i mesi.
Il calendario persiano è così strutturato:
Farvardin (Marzo 21-Aprile 20)
Ordibehesht (Aprile 21-Maggio 21)
Khordad (Maggio 22-Giugno 21)
Tir (Giugno22-Luglio 22)
Mordad-Amordad (Luglio 23-Agosto 22)
Shahrivar (Agosto 23-Settembre 22)
Mehr (Settembre 23-Ottobre22)
Aban (Ottobre 23-Novembre 21)
Azar (Novembre 22-Dicembre 21)
Day (Dicembre 22-Gennaio 20)
Bahman (Gennaio 21-Febbraio 19)
Esfand (Febbraio 20-Marzo 20)
I primi 6 mesi sono di 31 giorni, i successivi 5 sono di 30 giorni e l'ultimo mese è di 29 giorni, 30 giorni in quelli bisestili.

Festa grande (e zoroastriana)
Il No Ruz (nuovo giorno), primo giorno del nuovo anno, è celebrato da almeno tremila anni ed è in assoluto la festa più importante in Iran. Dopo la rivoluzione del 1979 il governo cercò di ridurne l’importanza, in quanto festa preislamica. Fu però una mossa controproducente. La leggenda vuole che lo stesso Khomeini ci ripensò perché le donne di casa non gli rivolsero la parola per due settimane. È una festa bellissima e colorata. Le scuole e gli uffici chiudono per due settimane. Si scambiano auguri (Ayd-e Noruz Mubarak!) e regali (soprattutto banconote fresche di bancomat). Una sorta di Natale celebrato in primavera, dove tutto deve essere nuove, nel segno della rinascita della vita dopo l’inverno.

Pulizie di primavera
La tradizione vuole che le celebrazioni del No Ruz si aprano 12 giorni prima del capodanno con una pulizia a fondo della casa (Khane Tekani). La giornata prevede anche l’acquisto di fiori e la visita ad amici e parenti.

I fuochi del mercoledì
L’ultimo mercoledì dell’anno si celebra la festa del fuoco (Chaharshanbe Surì). Nelle strade si accendono piccoli falò da saltare dopo aver recitato la formula “Zardî-ye man az to, sorkhî-ye to az man”, ovvero il mio giallo (simbolo della debolezza) a te, il tuo rosso (la forza) a me. È un rito purificatore che simboleggia il passaggio dall’inverno alla primavera, con la sconfitta delle tenebre e la vittoria della luce. Si crede anche che in questa notte gli spiriti dei morti possano tornare a far visita ai loro cari.

Tutti a tavola con le sette s
Al momento dell’entrata nel nuovo anno tutte le famiglie si riuniscono intorno alla tavola (sofreh) apparecchiata con sette oggetti che cominciano tutti per s: sabzeh, un dolce di germogli di grano o lenticchie che rappresenta la rinascita; samanu, un budino di germogli di grano e mandorle cotte, che simboleggia la trasformazione; sib, una mela rossa, simbolo della salute; senjed, frutto secco dell'albero di loto, simbolo dell'amore; sir, l'aglio, simbolo della medicina; somaq, una polvere di bacche usata per condire la carne, che rappresenta l'aurora; serkeh, l'aceto, simbolo della pazienza. È inoltre abitudine mettere in tavola uova colorate (che rappresentano la fertilità), acqua di rose, uno specchio a centrotavola e un pesciolino rosso in una boccia di vetro.

Haji Pirooz
Il Noruz ha anche una maschera tradizionale, “Haji Pirooz”. Incarna Domuzi, il dio sumero del sacrificio che viene ucciso alla fine del vecchio anno per rinascere all’inizio del nuovo. Haji Pirooz veste un costume rosso (simile a quello di Babbo Natale) e ha la faccia truccata di nero. Per le strade di Teheran è possibile incontrare persone vestite da Haji Pirooz che ballano e suonano tamburi e trombette per augurare un nuovo anno felice. Sizdah Bedar Il tredicesimo giorno del nuovo anno è chiamato Sizdah Bedar. Alcuni lo chiamano “pasquetta persiana” perché è tradizione trascorrerlo all’aperto e in compagnia. Gli antichi persiani credevano infatti che le dodici costellazioni dello zodiaco controllino i dodici mesi dell’anno e che ognuna governi il mondo per mille anni. Il tredicesimo giorno rappresenta perciò l’era del caos, che verrà alla fine dei tempi. Per questo motivo, è opportuno trascorrere Sizdah Bedar fuori casa, per scongiurare i malefici generati dal numero tredici. Alla fine di questa “pasquetta persiana”, il sabzeh messo a tavolo per Capodanno, viene messo sotto l’acqua corrente per esorcizzare il malocchio. Oltre che in Iran, il No Ruz è attualmente celebrato anche in India, Afghanistan, Tagikistan, Uzbikistan, Azerbaijan, Kazakistan e Kirghizistan.

venerdì 6 marzo 2009

L'Iran ospiterà la III Olimpiade internazionale di Astronomia e Astrofisica

Dopo la Thailandia nel 2007 e l'Indonesia nel 2008, la III Olimpiade internazionale di Astronomia e Astrofisica sarà ospitata dall'Iran, nel campus di Shahid Bahonar a Teheran il prossimo mese di agosto. L'Olimpiade coinciderà con l'Anno internazionale dell'Astronomia (IYA 2009) "quindi è ancora più importante," ha detto Mohsen Jamali, direttore dell'Associazione Giovani Studiosi, ente organizzatore dell'evento assieme al Ministero dell'Istruzione. La competizione sarà divisa in tre sezioni: teoria, laboratorio e osservazione e secondo Jamali, quasi 150 studenti provenienti da circa 30 paesi parteciperanno alla manifestazione. Scopo principale dell'Olimpiade è sviluppare l'interesse degli studenti delle scuole medie superiori nell'astronomia e nell'astrofisica. Grazie alla partecipazione, gli studenti potranno incontrare giovani di altri paesi e fare amicizia. Ciò favorisce la comprensione tra i vari paesi e può portare a future collaborazioni nella ricerca. L'anno internazionale dell'astronomia 2009 è un'iniziativa globale promossa dall'Unione Astronomica Internazionale e dall'UNESCO per aiutare i cittadini di tutto il mondo a riscoprire il loro posto nell'universo attraverso l'osservazione notturna e diurna del cielo.

martedì 24 febbraio 2009

Nel 2009 altri sei siti iraniani entreranno nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco

Junko Taniguchi, inviato dell'Unesco a Teheran, ha dichiarato che sei nuovi monumenti iraniani verranno inseriti nella lista del Patrimonio dell'Umanità; questo come apprezzamento per i restauri e le opere di conservazione di cui sono stati oggetto i monumenti.
Le sei opere in questione sono: lo ziqqurat di Chogha Zanbil (nella foto), la piazza di Naqsh-e Jahan, Takht-e Soleiman, Pasargad, la cupola di Soltanieh e il gruppo di chiese storiche di San Taddeo, Santo Stefano e Dzordzor.
Lo scorso anno anche Bisotun, la città di Bam e Persepolis sono state inserite nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.

lunedì 23 febbraio 2009

Eurofly pronta al decollo

Eurofly ha ufficialmente chiesto a Enac, al ministero dei trasporti, al ministero degli esteri e al ministero dello sviluppo economico l'autorizzazione a operare, da Malpensa, 14 collegamenti internazionali e intercontinentali per un totale di 37 frequenze settimanali. Tra le destinazioni incluse nella richiesta anche la capitale iraniana Teheran.
( Retail & Food gennaio/febbraio 2009)

Il gruppo Benetton punta su Teheran

Il gruppo Benetton, consolidata azienda italiana presente in tutto il mondo con oltre 5 mila punti vendita, porta avanti in questi giorni la sua coraggiosa scommessa che, a dispetto di una crisi economica che detterebbe prudenza anziché avventatezza, la spinge oltremare, a puntare su nuovi mercati emergenti, come quello iraniano.
Benetton è pronta a battezzare la partnership commerciale con l'Iran progettando di aprire in breve tempo punti vendita proprio nella sua capitale, Teheran, ed è alla ricerca di partner in loco. E sempre su Teheran punta allo stesso tempo il lancio di un nuovo, interessante concorso internazionale dal titolo "Designing in Teheran" che si rivolge ad architetti, designer e creativi di tutto il mondo chiamati a sviluppare un progetto per due immobili multipiano nel contesto della capitale iraniana.
Gli immobili saranno con molta probabilità destinati proprio all'allocazione dei nuovi store del gruppo veneto, e il concorso si presenta come un modo brillante e innovativo di legare fresche energie creative al proprio business, stimolandone le proposte attraverso il confronto. La domanda dell'azienda è quella di un connubio vincente e convincente tra contemporaneità e qualità architettonica e ambientale degli spazi; la risposta, d'altra parte, dovrà inserirsi armonicamente nel contesto commerciale dell'area di Teheran, tenendo inevitabilmente conto della metamorfosi continua e accelerata che la città sta vivendo negli ultimi anni.
Possono partecipare alla competizione persone creative che siano maggiorenni, senza alcuna limitazione di accesso legata al possesso di requisiti di formazione professionale o di provenienza geografica.

lunedì 16 febbraio 2009

In Iran si correrà su biciclette made in Italy

Dopo il Doha Team del Qatar, anche la Federazione ciclistica iraniana sceglie per i suoi corridori le celeberrime biciclette dell’impresa veneta 'Wilier Triestina', leader nel settore da più di un secolo grazie all’intraprendenza e alle brillanti intuizioni della famiglia Gastaldello, imprenditori dell’alto vicentino.
Un marchio italiano di qualità importato con successo anche in medio oriente insomma, laddove, a quanto pare, si decide sempre più di investire nel meglio della produzione italiana, nello sforzo di lanciare uno sport ancora poco celebre come quello del ciclismo.
Nove biciclette del tipo 'Cento1', due del 'Cento Crono' e una 'Le Roi": questa la prima commessa della Fedrciclismo iraniana secondo i dirigenti di casa Wilier, ma non si escludono altri ordini futuri, magari per biciclette adatte a gare su pista.

venerdì 13 febbraio 2009

Arriva il visto elettronico per chi vuole viaggiare in Iran

Un visto elettronico (e-visa) per chi non voglia attendere troppo a lungo per visitare le splendide terre d'Iran è la nuova iniziativa del Ministero degli Affari esteri iraniano che dovrebbe velocizzare le procedure burocratiche necessarie ad accedere nel paese. Il servizio è già disponibile collegandosi al sito http://www.evisa.ir/ e compilando un apposito modulo a cui si viene subito indirizzati direttamente dalla home page.Dopo 48 ore dalla compilazione corretta del modulo, il richiedente riceve un codice che dovrà essere esibito all'aeroporto di arrivo in Iran, ottenendo il rilascio immediato del permesso.Secondo Mohammad Reza Poyandeh, Segretario dell'Ufficio per il Turismo nell'ambito dell'Organizzazione per i Beni Culturali Iraniana, l'e-visa favorirà non solo lo sviluppo del turismo in Iran, ma aumenterà gradualmente anche la fiducia degli stranieri nel popolo e nelle istituzioni iraniane.

martedì 10 febbraio 2009

Riportato alla luce un antico cimitero del periodo sassanide


La prima sessione di scavi archeologici nell'antico cimitero di Geravi, nella provincia di Hormozgan, vicino al Golfo Persico, si è conclusa nei giorni scorsi con il ritrovamento di una decina di antiche tombe risalenti al periodo dell'impero dei Parti e di quello dei Sassanidi.
Cento ettari di terra setacciati e scavati dal team di archeologi che al rinvenimento di importanza storica indiscussa hanno aggiunto una scoperta relativa al modo in cui venivano consegnati alla terra i corpi defunti: non una vera e propria sepoltura come si pensava, bensì si ricoprivano i cadaveri con dei piccoli sassi per poi recintarli con muretti sassosi alti almeno 50 centimetri. Sulla sommità della struttura in roccia venivano poi posti altri massi, ben più larghi, a fare da copertura.
Queste le conclusioni rese note dal direttore degli scavi, Abbas Noruzi, che ha anche aggiunto che con molta probabilità queste tombe venivano riempite all'interno con doni resi al defunto dai propri cari, perlopiù pietre preziose come l’opale e piccole conchiglie.
Solo all'interno di uno dei dieci sepolcri è stato rinvenuto uno scheletro, in posizione rannicchiata; tutti gli altri non hanno resistito all'effetto erosivo del suolo, molto acido in quest'area. Tutte le tombe rinvenute sono state comunque messe in salvo dai rastrellamenti senza scrupoli dei contrabbandieri.

venerdì 6 febbraio 2009

L'Expo iraniana del Turismo e dei servizi turistici è stata registrata nel calendario del WTO


Farhad Aminiyan, direttore del Salone del Turismo, ha dichiarato nella cerimonia inaugurale che il salone internazionale degli alberghi, viaggi e servizi turistici è stato registrato nel calendario del UNWTO (l'Organizzazione Mondiale del Turismo) e nel calendario delle Esposizioni internazionali.
Aminiyan ha poi fatto sapere che 238 compagnie locali e straniere hanno partecipato al Salone del Turismo, il quale ha fatto registrare un aumento del 34% rispetto allo scorso anno.
L'evento ha visto la partecipazione di aziende provenienti da Germania, Italia, Indonesia, Turchia, Malesia, Svezia, Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti.

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